FIDO Potenza: Come Iniziò la Rivoluzione Digitale Italiana

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La sera del 26 dicembre 1984 andava online FIDO Potenza, aka South Italy CBBS, il primo BBS (bulletin board system) Fidonet in Italia. Lo consideravo giusto un altro dei tanti esperimenti di comunicazione che facevo in quegli anni, ed ero convinto che sarebbe rimasto tale. Mai avrei potuto immaginare che avrebbe segnato l’inizio di una nuova era delle comunicazioni digitali nel nostro paese, aperto alla creazione di una comunità di pionieri, e che avrebbe cambiato per sempre il volto della tecnologia in Italia.

In quell’epoca Internet era ancora un concetto lontano e sconosciuto. FIDO Potenza era il primo nodo di una rete che si sarebbe presto estesa in tutta Italia, con risultati egregi, frutto dell’instancabile lavoro e della dedizione dei tanti sysop (system operator) che, man mano, si unirono al progetto. Noi, appassionati gestori di BBS, formammo una comunità coesa e collaborativa, condividendo conoscenze, risorse e visioni, contribuendo ciascuno con le proprie competenze alla crescita della rete. Vale la pena ricordare che all’epoca mettere in funzione un nodo non era una impresa da poco, e richiedeva una serie di ‘skill’ non banali.

Ma lo sviluppo fu travolgente. Il cuore pulsante del nostro lavoro divenne rapidamente il sistema delle ‘echomail’, vere e proprie aree di discussione tematiche che oggi posso definire con orgoglio come il predecessore diretto degli odierni social media. Nelle echomail, gli utenti potevano scambiare opinioni, condividere conoscenze e creare legami, anticipando di decenni le dinamiche social che oggi tutti diamo per scontate. Furono il primo esempio di vera piattaforma social in Italia, dove le discussioni si sviluppavano in thread organizzati per argomenti, proprio come accade oggi su piattaforme come Reddit o Facebook, con un dettaglio piccolo ma significativo: erano generalmente moderate.

La forza di FidoNet risiedeva proprio nella sua natura collaborativa. Ogni sysop non gestiva semplicemente un server, ma era parte della nostra comunità allargata che condivideva risorse, risolveva problemi tecnici e sviluppava nuovi strumenti per migliorare la rete. Questa cultura della condivisione e della collaborazione ha posto le basi per molte delle pratiche che caratterizzano ancora oggi lo sviluppo del software e la gestione delle comunità online.

L’eredità di quello che abbiamo costruito è ancora viva oggi, 40 anni dopo. Molti dei principi e delle pratiche che abbiamo sviluppato in quegli anni pioneristici sono diventati fondamentali nel modo in cui vengono progettate e utilizzate le piattaforme social moderne: la gestione di comunità online, la moderazione dei contenuti, l’organizzazione delle discussioni in thread, e soprattutto il senso di appartenenza a una comunità virtuale. Le piattaforme di compressione dei file, che oggi usiamo tutti i giorni, sono nate da noi.

Oggi, guardando indietro a quei primi giorni di FIDO Potenza, sono orgoglioso di poter dire che quel momento storico fu il frutto di uno sforzo collettivo. La mia scintilla iniziale, combinata con il contributo instancabile di ognuno dei sysop che si sono avvicendati negli anni, ha creato le fondamenta per la rivoluzione digitale che stiamo vivendo. Le nostre echomail di ieri sono diventate i social di oggi, e le lezioni che abbiamo appreso in quei primi giorni di FidoNet continuano a influenzare il modo in cui concepiamo e sviluppiamo le piattaforme di comunicazione digitale.

E sono ‘solo’ quarant’anni che ci separano da quello che oggi consideriamo, a ragione, preistoria.

https://www.repubblica.it/tecnologia/2021/12/26

Per chi volesse saperne di più, https://www.fidobbs.it

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